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Bullismo e cyberbullismo: scuola e giustizia

 All’I. C. Bernacchia, alunni, docenti e genitori a lezione di bullismo e cyberbullismo.

È proseguita la formazione sul bullismo e cyberbullismo all’Istituto Comprensivo Benacchia, la scuola nel cuore di Termoli; infatti, dopo un precedente incontro con lo scrittore Diego Mecenero, autore de ‘Lo smontabulli’, organizzato in occasione della giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo, ieri, 6 maggio, è stato approfondito e concluso un proficuo percorso di formazione sul tema, con un convegno dal titolo “Scuola e Giustizia: educare al consapevole utilizzo”, tenutosi presso il Cinema Sant’Antonio, a partire dalle 15:30. Questa volta, però, ad essere coinvolti non sono stati solo gli alunni e i docenti, ma anche i genitori, dato che la famiglia, insieme alla scuola, è il primo luogo di formazione di un individuo. È stato un incontro a più voci, al quale hanno preso parte autorevoli relatori, esperti in materia, che si sono alternati in un interessante confronto, teso ad analizzare la fenomenologia del bullismo e del cyberbullismo, le strategie per reagire ad essi, evidenziando l’importanza della capacità di riconoscere i segnali di disagio, di intervenire precocemente, e il ruolo fondamentale che ha la famiglia, le sue responsabilità per i comportamenti dei propri figli. Dopo i saluti di apertura della D. S., professoressa Rosanna Scrascia, e dell’assessore alle politiche sociali, Silvana Ciciola, sono intervenuti: il Presidente della Camera penale di Larino, Dottor Roberto D’Aloisio, la dottoressa Gabriella Degnovivo (che ha fatto le veci del presidente dell’Ordine degli avvocati di Larino) e l’ avvocatessa Paola Cecchi, che hanno affrontato il tema dal punto di vista legislativo; il giornalista Diego Mecenero, che ha riportato la sua esperienza di osservatore del fenomeno in numerosissime scuole d’Italia; la dottoressa Roberta Di Martino, psicologa e giudice onorario del Tribunale per i minori di Napoli, che ha fatto un’analisi dei risvolti sociali e psicologici dell’uso sbagliato della tecnologia nei ragazzi; l’ avvocatessa del Foro di Campobasso, Mariangela Di Biase, che ha illustrato le responsabilità del minore e della famiglia; il dottor Alessandro Vergine, comandante della Compagnia Carabinieri di Termoli, che ha parlato del ruolo delle Forze dell’Ordine e della percezione del fenomeno a livello locale. A moderare egregiamente l’incontro è stata l’avvocatessa Barbara Mascitto, anche organizzatrice dell’evento insieme alla docente Adele Nocera, che ha fortemente creduto nella valenza educativa delle tante attività portate avanti dalla scuola. Preziosa l’approvazione della dirigente Scrascia, che, con grande umanità e sensibilità, ha costantemente sostenuto ogni progetto in tale ambito e, con fervore, ha incitato la platea dei genitori partecipanti a seguire attentamente i propri figli e a controllarli, perché l’esperienza le ha insegnato che, spesso, lei vede nei ragazzi, a scuola, cose che i genitori ignorano del tutto.

Un fenomeno complesso quello del bullismo e cyberbullismo, definito ormai una piaga sociale; perciò, la scuola Bernacchia ha cercato, in questo convegno, di affrontarlo da più prospettive: la sua prevenzione richiede, infatti, azioni sinergiche di più attori, altrimenti, non sarà facile liberare dalla buia spirale di sofferenza le tante vittime che vi entrano.