Al momento stai visualizzando Dantedì 2022 : tour dantesco

Dantedì 2022 : tour dantesco

Firenze, Forlì, Bologna, Padova, Verona,  Treviso e Ravenna sono le città legate al Sommo Poeta. Gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado hanno visitato virtualmente  queste capitali d’arte dove il Poeta è vissuto da uomo libero e da esule. Queste sono soltanto alcune delle città che il poeta ha toccato e descritto nel suo peregrinare. Un suggestivo itinerario che segue gli antichi sentieri medievali che collegavano, ai tempi del poeta, le due città di arrivo e partenza, Firenze e Ravenna. Si parte da Firenze, la città in cui il Sommo Poeta nacque nel 1265  e visse fino all’esilio del 1302. I boschi dell’Appennino del parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ispirarono  alcuni famosi versi dell’Inferno. Era il 1303 quando Dante arrivava per la prima volta a Verona, per rimanerci fino all’anno seguente, ospite di Bartolomeo della Scala. (Vi torna nuovamente dal 1312 al 1318, questa volta ospitato dal fratello di Bartolomeo, Cangrande della Scala, al quale dedicherà l’intera Cantica del Paradiso.) Dante giurò fedeltà al Comune di Bologna e alla parte guelfa il 16 ottobre del 1305. Oltrepassò il borgo medievale di  Brisighella e arrivò  a  Faenza,  nota in tutto il mondo per la produzione della  ceramica. Il Sommo Poeta fu anche a Forlì presso la famiglia degli Oderlaffi, arrivò a  Padova e poi visse a Treviso presso i Da Camino. Infine  giunse a Ravenna dove morì nel settembre del 1321 a causa di una febbre malarica contratta nelle paludi di Comacchio. La   tomba di  Dante Alighieri è  un monumento funebre in stile neoclassico, eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna. Curiosità letteraria: la grande quercia che fa ombra al sepolcro  è stata piantata da Giosué Carducci, dopo avere ricevuto il premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Nel secondo dopoguerra, era usanza andare a raccogliere le ghiande della maestosa quercia, dette ‘carduccine’, come souvenir della zona dantesca.